Pubblicato il 4 Novembre 2021

Da tempo si parla della copertura con banda ultralarga di tutto il territorio italiano, fondamentale per il rilancio del paese. Adesso arriva l’ennesima mappatura per capire dove orientare i prossimi investimenti.

Esiste infatti una larga parte dell’Italia di provincia e di periferia che è ancora tagliata fuori e che aspetta la banda larga come un’occasione e un’opportunità per lo sviluppo del territorio, delle piccole e medie imprese, delle attività professionali. Un passaggio virtuoso da concretizzare quanto prima.

L’aggiornamento è stato annunciato dal ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale: su incarico del Comitato per la Transizione Digitale, Infratel dovrà dare il via a questa attività per monitorare l’andamento della copertura nazionale secondo quello che era il “Piano Aree Bianche” datato 2016.

Di qui è partita la consultazione degli operatori, attiva dal 13 ottobre fino al 15 novembre prossimo: “Con la nuova mappatura si vogliono individuare le aree rimaste fuori dall’intervento pubblico avviato nel 2016 e che non sono state ancora raggiunte, né lo saranno nei prossimi 5 anni, da investimenti privati idonei a garantire una velocità di connessione in download di almeno 300 Mbit/s nell’ora di picco del traffico”.

Le aree che risulteranno scoperte saranno oggetto di intervento pubblico “volto a garantire la velocità ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload, a completamento del Piano Italia a 1 Giga”. Mappare di nuovo l’Italia e riallineare il territorio agli obiettivi posti dall’Unione Europea è il fine di questa iniziativa.

About the Author: Francesca Sabatini